Veneto

La terra, mano nella mano con l ’uomo

Anche la natura più indomita ha bisogno di continue attenzioni e di un pensiero, tutto dedicato a lei.

L 'agricoltura indica cos'è più e cos'è meno necessario.
Essa guida razionalmente la vita. Bisogna toccare la terra.

Lev Tolstoj

Toccare la terra,
per darle una mano

Alcune piante necessitano di un rapporto quotidiano con l’uomo: questo vale soprattutto quando la coltivazione è di tipo biologico. Intemperie e malattie sono un accidente imprevisto ma prevedibile, che solo con un’attenzione costante e un pensiero in più, possono risultare inoffensive per i campi e per la magnifica vita che ospitano.

La pianta dei fagioli è delicata,
ha bisogno di cura costante.

Questa terra offre alcuni
dei nostri prodotti biologici

Il veneto
nel racconto di

What Italy is

Una community nata su Instagram che accompagna il suo pubblico in un viaggio tra le meraviglie d’Italia, dove storia, cultura e persone vengono raccontati da immagini, colori e parole.

Q ui il verde e il giallo la fanno da padroni. Un terreno una volta coltivato con tabacco ha lasciato il posto ai fagioli, per i quali il rapporto umano è imprescindibile, non può esserci pausa.
C’è bisogno di acqua, di cure del terreno e della pianta. C’è bisogno di esserci.

Da noi ogni persona conosce
alla perfezione i fagioli.

Aiutare la natura,
ma con rispetto

Il bisogno di cure ad hoc determina anche la scelta di chi poi va nei campi e si occupa delle piante, cosa essenziale per ottenere il meglio da loro.
È necessario porre la massima attenzione a ogni fase della lavorazione, dalla semina, usando addirittura il gps per monitorare il percorso dei trattori e la distanza tra una pianta e l’altra, fino alla raccolta.

La pianta è così delicata
che ogni strumento utilizzato è pensato e costruito apposta per lei.

Andiamo a vedere con i nostri occhi ed è proprio così. Ogni macchina, ogni cosa utilizzata dall’uomo nel campo è realizzata per “trattare” con cura la pianta.

“Rischieremmo di rovinare tutto, non possiamo permettercelo.” Ci dicono. E aggiungono che coltivare così, con questa cura, è essenziale per avere alla fine un prodotto di altissima qualità.

La fortuna nel (bel) tempo

“Alla nostra cura deve affiancarsi un po’ di buona sorte” ci confidano. “Essendo una pianta delicata, i suoi nemici sono tanti. Dalle gelate improvvise ai venti persistenti, fino ad arrivare alle piogge prolungate o all’estremo, alla siccità. Perchè ha bisogno di acqua, ma nella giusta dose”.

Un altro elemento costante del biologico: la mescolanza di generi. La natura è esattamente così. Non fa differenze, un campo ben curato ospita il prodotto coltivato e una miriade di piante spontanee e animali.
Significa che tutto va nel verso giusto.

Le erbacce sono
sintomo di salute.
Tante vengono tolte a mano, altrettante ricrescono velocemente.

Non ci sono colline a nascondere il tramonto, una sconfinata pianura lo attende. Osservandolo capiamo che ogni luogo, con la sua coltivazione, ha le sue peculiarità.

Un elemento rimane costante, a prescindere: il rispetto del territorio e l’amore per la natura.

I prodotti del territorio

Il Veneto è da secoli un’area di produzione dei legumi, e questo frutto della natura è legato a doppio filo con la storia e la cultura della regione. Una tradizione che oggi viene portata avanti con lo stesso spirito di una volta, di devozione e rispetto per la terra, senza l’ausilio di additivi e pesticidi di sintesi.Scopri la linea Amío Bio.