Ceci

Cosa sono i ceci?

I ceci sono legumi di origine antichissima. Dopo soia e fagioli, sono il terzo legume maggiormente coltivato al mondo e fanno parte della tradizione gastronomica di moltissimi paesi, dall’Italia al Medio Oriente, fino all’India.

Oltre che per il loro gusto gradevole e il contenuto di carboidrati, i ceci sono da sempre impiegati in cucina anche per il loro notevole apporto proteico, caratteristica che li rende ideali per le diete vegetariane o vegane, dove le proteine di origine animale scarseggiano o non sono presenti.

Quali sono le proprietà nutrizionali dei ceci?

I ceci sono naturalmente privi di glutine, dunque sono adatti per la dieta delle persone celiache. L’importante è verificare che sulla confezione sia riportata la dicitura “senza glutine”, poiché potrebbero presentarne comunque delle tracce a seconda della lavorazione che hanno subito.

Le sostanze nutrienti contenute nei ceci portano benefici per l’organismo. I ceci sono, infatti, una ricca fonte di proteine vegetali, sali minerali, vitamine e fibre. In particolare, contengono ferro contro l’anemia, calcio per il mantenimento di ossa e denti, vitamina A e del gruppo B, fibre benefiche per il transito intestinale, utili anche per abbassare il colesterolo e per garantire, di conseguenza, la salute del cuore e del sistema circolatorio.

Per tutti questi motivi, i ceci sono un ottimo alleato nella dieta di chi vuole dimagrire: 100g di ceci secchi e poi bolliti apportano circa 120 calorie e garantiscono anche una certa sensazione di sazietà. Chiaramente, chiunque voglia sottoporsi a un regime nutrizionale controllato (come la dieta Dukan o perché in gravidanza, sovrappeso, affetto da diabete e via dicendo) dovrà farsi seguire dal proprio medico di fiducia o da un nutrizionista, che consiglierà la giusta quantità di ceci da assumere e le porzioni di verdura e frutta da associare per equilibrare i pasti.

Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali per 100g di ceci secchi
Energia (kj) 1560
Energia (kcal) 370
Proteine (g) 22
Carboidrati (g) 46
Fibre (g) 23
Grassi (g) 5,7
Colesterolo (mg) 0,0
Acidi grassi saturi (g) 0,7
Calcio (mg) 133
Ferro (mg) 7,2
Potassio (mg) 900
Magnesio (mg) 144
Sodio (mg) 12,9
Fosforo (mg) 290
Zinco (mg) 3,4
Vitamina B6 (mg) 0,6
Vitamina C (mg) 8,8
Vitamina A (mg) 9,9
Fonte: FAO/INFOODS Database for Pulses on Dry Matter Basis

Come si presentano i ceci?

I ceci, come tutti gli altri legumi, si presentano solitamente secchi o in scatola, più raramente è possibile acquistarli freschi. In genere, i ceci freschi sono ricchi di nutrienti e vengono conservati e venduti sotto forma di surgelati, soluzione che permette al consumatore di cucinarli in breve tempo, senza bisogno dell’ammollo.
Il vantaggio dei ceci secchi è che, a parità di peso di quelli freschi, costituiscono una maggiore fonte di energia; tuttavia, hanno bisogno di una quantità notevole di ore (12 in media) di ammollo prima di essere cotti e adoperati in mille gustose ricette.
I ceci in scatola sono la soluzione ideale per chi ha poco tempo in cucina (basta scolarli e scottarli, a seconda delle ricette, e sono subito pronti da mangiare), anche se chi segue una dieta povera di sodio dovrà fare attenzione perché generalmente contengono sale.

Quali tipologie di ceci esistono?

In commercio esistono moltissime tipologie di ceci. Le differenze dal punto di vista del colore, della forma o delle proprietà organolettiche dipendono –sostanzialmente- dall’origine dei ceci stessi.
I più famosi e diffusi sono i ceci messicani, ma esistono anche rare varietà di ceci rossi, verdi o bianchi fino ai ceci autoctoni, DOP italiani che generalmente fanno parte di micro coltivazioni biologiche come i ceci siciliani oppure i ceci della Puglia, i ceci neri di Matera o il presidio Slow Food dei ceci di Cicerale.

Come si cuociono i ceci?

Il tipo di cottura dei ceci dipende, come anticipato, dalla modalità di conservazione degli stessi (ovvero se si tratta di ceci freschi, secchi o in scatola) e dalla ricetta che si sceglie.

I più tecnologici preferiscono cucinare i ceci con il Bimby, il famoso robot da cucina.

In generale, se non si utilizzano ceci già cotti, bensì secchi, bisognerà metterli in ammollo almeno la sera prima, in modo che restino immersi in acqua tutta la notte e si ammorbidiscano. Necessitano di circa 2 o 3 ore di cottura: chi vuole dimezzare i tempi potrà utilizzare una pentola a pressione, mentre chi segue la tradizione dovrà impiegare la casseruola di coccio, in quanto la terracotta è particolarmente indicata per mantenere la temperatura uniforme durante le cotture lunghe.

I ceci vanno bolliti. All’acqua si può aggiungere un pizzico di bicarbonato, mentre è bene salarli solo a fine cottura, per mantenerli teneri; l’alloro contribuisce a dare sapore in più, mentre l’alga kombu aiuta a ridurre i problemi di gonfiore in corrispondenza della digestione.

Una volta lessati, si possono mangiare caldi o freddi, da soli o in un’insalata, passati come minestra o integrati in ricette più elaborate.

Come si conservano i ceci?

Una volta lessati, potrete congelare i ceci disponendone uno strato su di un vassoio: quando saranno completamente congelati, trasferiteli in un barattolo o un sacchetto. Altrimenti per la conservazione dei ceci potrete ricorrere a un barattolo di vetro con chiusura ermetica: versate al suo interno i ceci facendo in modo che siano totalmente ricoperti dall’acqua di cottura, in seguito bollite il barattolo in una pentola d’acqua per almeno 20 minuti e lasciatelo nella pentola fino a che l’acqua non si sarà raffreddata: si conserveranno per mesi.